Dal sito FISO

Sulle orme dei cavalieri: quando l’orienteering diventa cultura

Non è detto che tutte le gare di orienteering vedano come protagonisti i purosangue dai garretti allenati sui terreni più accidentati e dalla mente affilata come un rasoio per risolvere le mille insidie e trappole di perfidi tracciatori.

Sempre più spesso, l’orienteering si sposa con altre attività di tipo culturale per portare il pubblico su percorsi artistici, o del gusto, o naturalistici: l’adozione della cartina tradizionale da orienteering serve per attirare quella parte di pubblico che rimembra lontano trascorsi fanciulleschi da “caccia al tesoro”, oppure per dare l’idea di un percorso non prestabilito, non fissato nello spazio, ma libero come devono essere le attività nelle quali il gioco è preponderante rispetto alla componente sportiva.

E’ in questo contesto che si inserisce “Sulle orme dei cavalieri”, prova a scopo cultural-orientistico-artistico che si terrà a Palermo il 9 marzo a partire dalle ore 9.30.
Non è una gara tradizionale nella quale il tempo genera la classifica (almeno in questo primo esperimento) ma è una gara a quiz nella quale occorre seguire il percorso a sequenza obbligata e, una volta arrivati sul punto, occorre rispondere ad un quesito con tre possibili risposte: la punzonatura avviene (come nel trail-O) nella casella corrispondente alla risposta scelta.

Sarà un percorso aperto a tutta la cittadinanza, alle scuole e agli appassionati di storia dell’arte. Le lanterne sono infatti posizionate davanti a nove chiese (alcune dimenticate dal tempo e, purtroppo, dalla negligenza dei politici) del centro storico di Palermo. Sarà anche un evento promozionale con il quale diffondere e promuovere due attività: il recupero del patrimonio storico e lo sport di orientamento.

Quasi 420 partecipanti il nostro primo successo!!!

Ecco altre foto del nostro amico Massimo Bellomo